26 Nov La fatina dei denti o il topolino: a chi affidare i dentini di vostro figlio?
Chi da piccolo non ha mai sentito parlare della fatina dei denti o del topolino? Come Babbo Natale e la Befana, l’infanzia di ogni bambino è caratterizzata da alcune tradizioni irrinunciabili.
La caduta dei denti da latte, però, può essere un evento traumatico per alcuni di loro. Leggende come la fatina dei denti o il topolino possono aiutare il bambino a ridurre l’ansia per questo evento.
Vediamo insieme le origini di queste leggende e alcuni consigli da seguire in questo momento così delicato.
La fatina dei denti: le origini
Le origini delle leggende create intorno alla perdita dei dentini da latte risalgono addirittura al 1600: già a quel tempo si era appresa la necessità di compensare con un regalo o una monetina la perdita del dentino.
La leggenda della fatina dei denti, sapientemente raccontata dalle mamme, è stata tramandata nel tempo fino ad essere ancora tutt’oggi molto conosciuta. Non ha un’immagine uguale in tutti i Paesi: il suo aspetto varia da regione a regione, ma nel complesso, tutte le immagini attribuite a questa figura hanno in comune le ali e una bacchetta magica. Ma quali sono le sue origini?
L’origine di questa creatura prende spunto dall’Inghilterra e affonda le sue radici nel periodo in cui, per tradizione, si era soliti seppellire i dentini da latte che cadevano ai bambini.
Alla perdita del sesto dente, i genitori per tradizione dovevano fare al figlio un dono, ma di nascosto. Questo dono, solitamente, consisteva nel mettere del denaro sotto il cuscino. Ovviamente, al bambino, veniva raccontato che a mettere questo dono sotto il cuscino era la fatina dei denti: una creatura magica conosciuta, nel mondo anglosassone, come “tooth fairy”.
Altre leggende nel mondo
In Italia, invece, così come in altre parti del mondo, è molto diffusa la figura del topolino. Anche questa favola viene tramandata per leggenda e affonda le radici nella Spagna della fine del XIX secolo: “Ratoncito Pérez”.
La fiaba racconta del futuro re Alfonso XIII, un bambino molto viziato e tormentato da alcune paranoie derivate dalla sua salute cagionevole. Infatti, il piccolo Alfonso, quando perse il suo primo dente da latte a 8 anni, si convinse di essere malato. La madre allora, per tranquillizzarlo, chiese allo scrittore Luis Coloma di scrivere un racconto sulla storia di suo figlio. Così nacque il topolino Ratoncito Pérez, che nella storia faceva al bimbo un dono per ogni dentino caduto. Da qui si diffuse la leggenda del topolino dei denti che lasciava un soldino sotto il cuscino di ogni bambino con un dentino caduto.
I nostri consigli
La leggenda della fatina dei denti, come anche quella del topolino, si è diffusa in tutto il mondo, collegando i bambini di ogni cultura ed etnia. Se, da un lato, queste leggende divertono, dall’altro, però, il topolino o la fatina dei denti segnano anche un’importante tappa nella crescita del bambino.
La perdita dei denti, quindi, rappresenta per il bambino uno dei tanti passi che lo avviano verso la vita da adulto.
Insomma, poco importa se topolino o fatina, l’importante è aiutare il bambino a vivere al meglio questa fase di cambiamento. Abbiamo deciso, quindi, di stilare per voi una serie di consigli da seguire per aiutare il vostro piccolo in questo momento speciale:
- Se il dente comincia a dondolare si può consigliare al bambino di stuzzicarlo dolcemente con la punta della lingua oppure di toccarlo con il dito, senza però forzarne la caduta per non modificare il corso naturale degli eventi.
- Una tecnica utile per facilitare la caduta del dentino può essere dare ai bimbi un bel ghiacciolo, una mela o una carota cruda da gustare a morsi.
- Se il bambino dovesse ingerire inconsapevolmente il dentino da latte non ci sono rischi, l’unico problema sarà trovare una buona storia da raccontare alla fatina dei denti!
- È comunque importante effettuare una visita odontoiatrica intorno ai 3/4 anni, anche se la situazione dei denti sembra essere regolare.